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16 Aprile 2021

Categoria: alopecia areata

Alopecia Androgenetica cosa e’, come curarla?

sabato, 06 Giugno 2020 da administrator

Alopecia androgenetica : inizialmente questo termine può spaventarci ma non si tratta altro di un nome scientifico per
designare la più comune forma di calvizie.

Genericamente si assiste, con il passare del tempo, ad un
progressivo diradamento dei capelli. Interessa sia gli uomini che le donne, anche se queste ultime in misura inferiore. Può avere inizio già nell’età adolescenziale e proseguire inesorabilmente fino alla
calvizie che tutti conosciamo. Gli uomini oltre i 50 anni ne sono maggiormente colpiti, mentre nelle donne questo fenomeno si intensifica dopo la meno pausa.
Un paese come gli Stati Uniti ha circa 50 milioni di uomini e 30 milioni di donne interessate dalla perdita dei capelli. In Italia, il fenomeno del diradamento del cuoio capelluto, interessa 7 uomini su
10 e 4 donne su 10.
Da questi numeri si comprende il perché non la si consideri una vera e propria malattia ma, piuttosto, una condizione assolutamente fisiologica. Ciò non toglie che coloro i quali ne sono colpiti vivano, specie le donne, una condizione psicologica di rifiuto e disagio.
Il diradamento dei capelli negli uomini segue uno schema comune. Tutto ha inizio dalla zona delle tempie, l’attaccatura arretra generando la classica forma ad M. Nel contempo i capelli si assottigliano anche nella sommità del capo avanzando verso la parte frontale, generando la totale
perdita nella parte superiore della testa (calvizie parziale). Solo in casi molto rari la perdita arriva anche nelle zone periferiche laterali e posteriori (calvizie totale).

alopecia androgenetica

Mentre negli uomini questo processo, nella maggior parte dei casi, prosegue fino ad una percentuale importante di perdita di capelli, nelle donne la sua evoluzione è differente. Non riguarda zone specifiche ed il diradamento è generalizzato, ma raramente si arriva alla calvizie totale. La zona di
interesse prevalente è quella della sommità del cuoio capelluto che comunque non arriva quasi mai ad essere totalmente glabra, ma al massimo fortemente diradata.

Non si tratta di una malattia poiché non da sintomi o dolori fisici, ma è comunque una condizione patologica che recentemente è stata associata ad altre condizioni mediche. Si parla, negli uomini, di
una certa correlazione con una serie di patologie, come le malattie coronariche, la prostata ingrossata, oppure il diabete di tipo 2, l’obesità e l’ipertensione arteriosa.
Nelle donne invece, tale correlazione si riscontra in concomitanza della sindrome dell’ovaio poli cistico che è contraddistinta da uno sbilanciamento ormonale a sua volta causa di squilibrio del ciclo, irsutismo (peluria in eccesso in alcune parti del corpo), e obesità.
Affrontiamo questo tema andando ad analizzare ogni sua componente di modo che ci si possa orientare all’interno della materia senza perdere elementi che per il singolo potrebbero essere
preziosi.
Il livello di approfondimento è molto elevato ma cercherò di mantenere la descrizione in una zona di facile comprensione per chiunque. E’ infatti fondamentale conoscere nei minimi dettagli l’Alopecia Andro genetica, per poter meglio affrontare questa condizione e non essere
impreparati.

MA QUALI SONO LE CAUSE DELL’ALOPECIA ANDROGENETICA?

Vediamo come l’Alopecia Androgenetica interessi ,per la maggior parte dei casi, più gli uomini che
le donne e molti studiosi trovano le cause dell’Alopecia nei fattori genetici.
Il gene responsabile di questa patologia del cuoio capelluto si chiama gene AR . A questo gene
spetta il compito di creare la proteina denominata recettore degli androgeni, questi ultimi sono gli
ormoni, di cui fa parte anche il testosterone, che regolano lo sviluppo del sesso maschile in alcune
fasi fondamentali della crescita.
Tramite i recettori quindi il corpo trova una risposta adeguata. Nel corpo umano i ricettori si trovano
in molti tessuti ed essi si legano agli androgeni. Il DNA regola l’attività dei geni, per cui la loro
attivazione, e conseguente disattivazione, serve a dirigere il processo di determinazione delle
caratteristiche maschili. Oltre a ciò, come già detto, androgeni e recettori regolano la proliferazione
dei capelli e del desiderio sessuale, e ciò avviene sia negli uomini che nelle donne.
Nel gene AR, il DNA è composto da diversi segmenti, quello noto con il nome di CAG si presenta
in un numero ripetuto in una forbice che va da 10 (anche meno) a 36. È questa ripetizione che viene
indagata, presupponendo che da una sua variazione dipenda lo squilibrio che porta il follicolo
pilifero a rispondere in maniera non normale, in pratica l’input che genera il suo funzionamento non
è corretto.
Questo gene è presente nel cromosoma X, se ne desume che in linea ereditaria derivi dalla madre
verso il figlio maschio. Il numero di parenti in linea diretta o anche di secondo grado, determina un
aumento delle probabilità di incorrere in questo disturbo.
Si tratta solo di congetture probabilistiche, anche perché è risaputo che la calvizie ereditaria vede coinvolti più geni, per questo motivo viene indicata come malattia poligenetica.
La conseguenza è che c’è una riduzione della dimensione dei follicoli piliferi e questo porta ad una produzione di capelli più sottili con minore pigmentazione e con una fase di crescita accorciata, per
cui la loro caduta viene anticipata.
La fase di crescita viene chiamata Anagen, in questo stadio la crescita del capello assume una dimensione media di 0,3-0,4 mm ogni giorno. Come già detto la durata di questa fase dura da 2 a 7 anni e dipende da fattori ereditari ma anche dal sesso. Nelle donne infatti dura di più, rispetto
all’uomo.
La fase di involuzione viene chiamata Catagen, il follicolo pilifero non fa crescere il capello che rimane fermo alla stessa lunghezza. Si tratta di 2 o 3 settimane dopo il ciclo Anagen.
La fase di riposo viene chiamata Telogen, non si riscontra più nessuna attività del follicolo pilifero.
I legami si fanno via via più deboli ed alla fine il capello cade. Questo periodo dura circa tre mesi al
termine del quale riparte la fase Anagen.

COME POSSO RICONOSCERE I SINTOMI DELL’ALOPECIA ANDROGENETICA?

L’alopecia androgenetica si manifesta in due modi diversi a seconda del sesso. Nell’uomo si parla di
stempiatura poiché è proprio dai lobi dell’area fronto-temporale che parte il diradamento.
Seppur in maniera meno visibile, per un fatto di posizione più che altro, la caduta riguarda anche la
zona superiore del cuoio capelluto.
Sebbene si parli spesso di caduta dei capelli, abbiamo potuto constatare che in realtà il capello
diviene sempre più sottile e corto fino ad una dimensione non più visibile, in tal senso si dovrebbe
parlare di diradamento causato dalla miniaturizzazione del follicolo pilifero.

L’alopecia androgenetica si manifesta in due modi diversi a seconda del sesso. Nell’uomo si parla di stempiatura poiché è proprio dai lobi dell’area fronto-temporale che parte il diradamento.
Seppur in maniera meno visibile, per un fatto di posizione più che altro, la caduta riguarda anche la zona superiore del cuoio capelluto.
Sebbene si parli spesso di caduta dei capelli, abbiamo potuto constatare che in realtà il capello diviene sempre più sottile e corto fino ad una dimensione non più visibile, in tal senso si dovrebbe
parlare di diradamento causato dalla miniaturizzazione del follicolo pilifero.

COME POSSO RICONOSCERE I SINTOMI DELL’ALOPECIA ANDROGENETICA?

Nelle donne le tempie non sono colpite come accade invece alla parte superiore fino al vertice.
Nella fase avanzata il bulbo si atrofizza e l’intervento di recupero risulta molto più complicato.
In fase diagnostica si usano determinate scale di misurazione dello stadio in cui ci si trova, le quali sono differenti a seconda di alopecia femminile oppure maschile, ed è ciò che vedremo nei due
paragrafi che seguono.
Gli stadi della calvizie nell’uomo – Scala di Norwood-Hamilton
Negli anni ’50 James B. Hamilton si è preoccupato di istituire un vero e proprio codice in grado di descrivere lo stato in cui si trova l’alopecia androgenetica in un determinato individuo di sesso
maschile. La rarefazione dei capelli interessa i lobi fronto-parietali e la parte superiore della testa.
La cosiddetta scala di Hamilton contava 5 diversi stadi, in progressione.

stadi di calvizie


Una ventina di anni dopo, un altro ricercatore, di nome Norwood ha inserito degli stadi intermedi arrivando ad un totale di 7. La scala di riferimento per la calvizie degli uomini, oggi è proprio
quest’ultima e prende, per l’appunto, il nome di scala di Norwood.
È interessante notare come al primo stadio non vi sia una vera calvizie ma solo un accenno identificabile con la classica stempiatura, la caduta di capelli praticamente non si riscontra ancora.
Al secondo stadio, l’attaccatura frontale dei capelli inizia a retrocedere, da questo momento in poi, l’alopecia androgenetica inizia la sua progressione che arriva a durare anche diversi anni.
Tra il secondo ed il terzo stadio ce n’è uno intermedio (Stadio II A), in cui il fenomeno risulta più marcato.
La calvizie si considera conclamata a partire dal terzo stadio. Si tratta di un livello importante di solito evidente nell’anziano, oppure nei giovani con un’evoluzione anticipata. Questo stadio precede un altro stadio intermedio rispetto al quarto stadio. La perdita dei capelli è estesa e la
stempiatura appare simmetrica.
Nel quarto stadio la perdita di capelli è consistente anche al vertice.
Nel quinto la zona delle tempie è priva di capelli e si congiunge con la parte superiore del vertice del cuoio capelluto.
Nel sesto stadio le zone interessate sono ormai glabre e si giunge in fretta all’ultimo stadio corrispondente all’assenza di capelli nelle due zone tipiche della calvizie del maschio, si intravede una semi corona di capelli nella parte posteriore da orecchio ad orecchio.
Gli stadi della calvizie nella donna – Scala di Ludwig
Come già si è detto, la calvizie androgenetica nella donna si manifesta nella parte superiore, lo scalpo. Il grado di intensità della perdita di capelli è stato misurato da Ludwig. In modo arbitrario la sua scala si compone di tre livelli progressivi in cui al primo step si evidenzia un diradamento lieve
della zona della corona, mentre al terzo lo stadio è molto più avanzato o intenso.
La scala di Ludwig è sorta nel 1977 e aggiornata di tanto in tanto da revisioni che però fanno tutte riferimento alla stessa metodologia. La scala di Savin amplia quella di Ludwig creando delle
sottocategorie. Nel 2006 il ricercatore Sinclair ha infine voluto semplificare la scala di Ludwig proponendo 5 fasi di diradamento dell’intensità dei capelli sempre nella zona superiore.

La diagnosi


Dobbiamo evitare il più possibile i metodi “fai da te” , La visita dermatologica è il primo passo che ha lo scopo di accertarsi della storia clinica del soggetto affetto in corrispondenza con quella della famiglia.
È bene agire con prudenza e indagare anche su altre malattie per evitare che la causa possa provenire da altre fonti di disordine ormonale.
Si potrebbe prevenire l’Alopecia?

Questa è una domanda che ci viene spesso rivolta e possiamo dire che allo stato attuale non esiste un percorso preventivo, le cause genetiche ed
ormonali si manifestano in modo indipendente rispetto a diversi stili di vita. Si può tuttalpiù assumere una serie di comportamenti virtuosi che non incentivino il percorso progressivo dell’alopecia androgenetica che sono:


•Evitare di traumatizzare i capelli con sostanze chimiche aggressive (le colorazioni);
•Evitare i lavaggi troppo frequenti;
•Evitare trattamenti e stirature (comprese le pettinature troppo intense).


Sebbene queste indicazioni siano generiche, possono offrire il conforto nel ritardare gli effetti della calvizie androgenetica, ma non ne sono assolutamente la causa scatenante che, come abbiamo visto ha origini genetiche.


QUALI SONO I PRINCIPALI TIPI DI ALOPECIA?


È bene chiarire il più possibile l’argomento relativo alla calvizie individuando tutti i tipi di alopecia e differenziarli da quella androgenetica che ne è solo una variante. Va detto che con il termine generico di alopecia viene generalmente indicata la caduta, o mancanza, di capelli (e peli in
generale), in modo diffuso oppure circoscritto.
L’alopecia non androgenetica può essere quindi di diverso genere:


Alopecia areata
I follicoli piliferi non vengono riconosciuti dal sistema immunitario che li attacca. Si tratta di una patologia autoimmune, che comporta una perdita a chiazze di capelli. Il nome areata dipende proprio dal fatto che si perdono capelli in aree circoscritte grandi come può essere il diametro di una
moneta. Non c’è distinzione di età o di sesso e può apparire in qualsiasi parte del corpo. Rispetto alla androgenetica, si può assistere ad una ricrescita dei capelli, in una prima fase con una colorazione chiara, per poi assumere quella naturale, stessa cosa dicasi per il volume dei capelli.
Alopecia totalis
Si tratta di una forma più avanzata di alopecia areata prende tutto il capo, quindi non solo il cuoio capelluto ma anche i peli del viso.
Alopecia universalis
Nella forma più acuta l’areata è nota come alopecia universalis in cui la perdita di peli è generalizzata a tutto il corpo. La causa è da ricercare in una mutazione cromosomica progressiva.
Non esistono al momento dei trattamenti curativi, sebbene siano stati osservati dei casi in cui capelli e peli sono ricresciuti in modo spontaneo.


Alopecia da stress
Quando si parla di alopecia da stress, nota anche con il nome di alopecia psicogena, siamo di fronte ad una variante di difficile individuazione in quanto molto legata allo stato psicofisico del soggetto.
Inoltre tende a manifestarsi con sintomatologie che possono essere confuse a volte con areata e altre con androgenetica.
Alopecia cicatriziale
Una malattia rara in cui la perdita di capelli è avviene a seguito di un processo infiammatorio che porta alla atrofizzazione e distruzione del bulbo pilifero che viene rimpiazzato da tessuto cicatriziale. Colpisce uomini e donne, mentre nei bambini generalmente non si presenta. Per sua
natura è irreversibile poiché il follicolo viene proprio a mancare.
Alopecia barbae
Colpisce gli uomini nella zona del viso e sul collo. Si manifesta sottoforma di chiazze glabre visibili nella barba.
Alopecia da trazione
Non ha nulla a che vedere con sbalzi ormonali o anomalie genetiche. Molto più semplicemente, si tratta della conseguenza di acconciature dei capelli troppo invasive. In pratica la trazione eccessiva dei capelli provocata da certe pettinature, provoca inizialmente un’infiammazione del follicolo.
Se la trazione continua nel tempo, si può arrivare ad una perdita dei capelli vera e propria e formazione di zone alopeciche. Fortunatamente è sufficiente cambiare pettinatura.


Effetti psicologici derivanti dall’Alopecia androgenetica


l principale problema in chi ne è afflitto è la perdita di autostima che può essere da preludio a stati d’ansia o a veri e propri stati depressivi.
Non riguarda solo la donna in quanto maggiormente esposta al giudizio estetico, ma anche l’uomo, soprattutto se tale condizione annuncia i suoi effetti già in età adolescenziale.
In maniera sia consapevole che inconsapevole, attribuiamo alla capigliatura un significato che ha a che fare con lo status sociale. In particolare l’immagine dei capelli interagisce nei rapporti
interpersonali, sentimentali poiché da essa se ne desume lo stato generale di benessere e salute, nonché di bellezza, e per l’uomo in particolare di prestanza fisica.
La chiusura in se stessi è una conseguenza consueta che si manifesta anche prima della fase più importante, la paura genera ansia e ciò provoca malessere psichico.
Negli uomini di mezza età l’insicurezza si somma alla perdita naturale dei capelli causando uno stato depressivo, l’unico modo per poter non essere coinvolti in maniera eccessiva da questa condizione, è quello di controllare il proprio stato emotivo cercando di raggiungere la consapevolezza che ci si trova di fronte a un fenomeno del tutto naturale.
L’immagine di successo di personaggi anche del mondo dello spettacolo colpiti da calvizie sta contribuendo a cambiare il feeling generale, per cui il taglio di capelli molto corto rappresenta un buon metodo per accettare la transizione. Per ora ciò è vero soprattutto per il maschio, mentre il
vissuto dell’alopecia androgenetica femminile, da un punto di vista psicologico, è in effetti più complicato.
Il futuro della ricerca per combattere definitivamente l’alopecia
androgenetica
Le recenti evoluzioni sia in capo alla ricerca sulle staminali che riguardo a nuovi strumenti di analisi ad essa collegata, fanno pensare che la strada che si sta delineando possa dare un forte scossone alla
prevenzione o cura definitiva di questa condizione.
Sino ad oggi sono stati compiuti studi per incentivare la ricrescita dei capelli utilizzando cellule staminali provenienti dal tessuto adiposo. La ricerca però intende spostarsi su cellule staminali del bulbo che hanno un’origine embrionale differente.

COME POSSO CURARE LA MIA ALOPECIA?

curare alopecia


Esistono modi differenti di approcciarsi ad una cura per l’Alopecia:
1) Possiamo pensare di scegliere la cura chirurgica con un intervento di autotrapianto dei capelli denominata FUT(Follicular Unit Transplantation), consiste nel prelevare una striscia di cuoio capelluto da una zona sicura e non sensibile al DHT (in cui i follicoli piliferi sono ancora attivi
perfettamente sani) ad un’altra dove l’alopecia androgenetica è ormai nella sua fase più acuta.
Quando si parla di autotrapianto spesso si fa riferimento anche al fenomeno dello shock loss. In pratica dopo due o tre settimane dall’intervento (a prescindere dal tipo di autotrapianto se FUT o
FUE), l’impatto traumatico può provocare uno stato generale di sofferenza per quei follicoli indigeni (non trapiantati) che già sono in stato di debolezza. La caduta viene accelerata e a volte può essere irreversibile. Proprio per rafforzare i capelli indigeni ed evitare (o ridurre notevolmente) lo shock loss, molti chirurghi consigliano l’uso di finasteride per almeno 6 mesi prima dell’intervento.
Il decorso delle tecniche di trapianto è buono nei primi tempi, occorre però rilevare che, con il passare del tempo, il processo dell’alopecia androgenetica continua ad agire.
2) La cura farmacologica che consente un rallentamento dell’Alopecia
3) Scegliere un sistema capillare


IN CONCLUSIONE:


A prescindere dal tipo, abbiamo visto che questa comporta un disagio che porta alla perdita del benessere psicologico.
Ma non bisogna lasciarsi abbattere o scoraggiare in alcun modo, le cure esistono e dunque dobbiamo reagire, essere forti soprattutto psicologicamente. Attualmente sono in corso numerosi
studi scientifici a riguardo dell’Alopecia androgenetica e anche noi siamo in continuo
aggiornamento.
UN BUON CONSIGLIO DALL’ESPERIENZA DIRETTA:
In quanto fenomeno di massa, genera molta attenzione anche da un punto di vista del business, per cui occorre fare attenzione e verificare sempre le fonti di molte affermazioni un po’ troppo semplicistiche e risolutive.
Contattaci per qualsiasi dubbio, saremo lieti di rispondere a qualsiasi domanda e donare più informazioni. Ci auguriamo che tu abbia gradito il nostro articolo dove abbiamo provato a darti la maggior quantità di informazioni possibili. A presto con il prossimo articolo, non mancate!

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  • Pubblicato il alopecia areata, Calvizie
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I 4 principali metodi per combattere oggi l’alopecia e la calvizie.

sabato, 23 Maggio 2020 da administrator

Sempre piu’ uomini e donne, sia per cause genetiche che per problemi ambientali e medici, oggi soffrono di calvizie o di alopecia.

In una societa’ come la nostra, nella quale l’immagine e’ tutto, queste persone soffrono in maniera psicologicamente pesante questa condizione e cercano in diversi modi di soluzionarla e superarla.

Attualmente, nel 2020, esistono 4 diversi metodi per soluzionare il problema ed ogni metodo ha dei limiti e dei vantaggi.

Nel presente articolo li tratteremo in modo tale che i nostri lettori,che soffrono di alopecia o calvizie, possano farsi una idea degli strumenti che hanno per risolvere questo problema estetico.

1 Farmaci e medicamenti :

Questo metodo funziona in maniera diversa a seconda del tipo di alopecia e del paziente. Nel nostro blog abbiamo parlato molte volte dei farmaci disponibili e vi invito, se volete optare per questo metodo, a leggere i nostri articoli ed ad informarvi con un medico esperto in dermatologia se il vostro tipo di calvizie può’ avere una soluzione usando uno di questi farmaci…se poi soffrite di alopecie, che sono causate non da una normale calvizie androgenetica, ma da condizioni immuni o da altre patologie, chiaramente i farmaci da usare saranno farmaci specifici per la patologia sottostante. Come sempre il consiglio e rivolgersi ,se si opta per questa strada, a medici esperti ed a strutture che abbiano una specifica capacita nell’ambito della patologia che causa la vostra alopecia.

Minoxidil orale da 1mg efficace nell’alopecia androgenetica femminile

In Italia esistono molte strutture che sono eccellenze mondiali, tutto sta quindi nell’affidarsi ad esse e nel credere nel percorso di cura che esse, in base al risultato delle vostre analisi, riterranno più’ opportune per voi.

2 Trapianto chirurgico.

Il Trapianto di capelli con chirurgia e’ un metodo che e’ molto migliorato negli ultimi anni; funziona molto bene per alcuni tipi di alopecia e meno bene per altri. Per esempio in caso di alopecia areata, che e’ una condizione autoimmune e’ purtroppo al momento totalmente inutile, cosi come per alopecia determinate da chemioterapia o per alopecia androgenetiche con poca area donante.

Calvizie ed alopecia: meglio il trapianto o la protesi per capelli?

In Italia, essendo il nostro sistema sanitario uno dei migliori al mondo, ci sono vari medici molto capaci in questo ambito, ma purtroppo i prezzi sono abbastanza elevati, ecco perché’ spesso i pazienti decidono di andare all’estero per fare il trapianto. Nel nostro blog abbiamo spesso descritto questo metodo di soluzione per la calvizie, indicandone i pro ed i contro.

Ma non siamo gli unici, esistono molti gruppi in internet, che sono specializzati nell’ambito dei trapianti; se siete quindi interessati a questa procedura, vi invitiamo ad informarvi su internet e poi a rivolgervi a un medico competente ed esperto.

Nel 2020 abbiamo, grazie ad internet, la possibilita’ di conoscere tutto lo scibile umano, sta a noi utilizzare questo strumento per informarci e poi affidarci a medici o professionisti esperti del settore.

3 Dermopigmentazione e tricopigmentazione

Questo e’ un altro metodo ottimo per risolvere il problema estetico della alopecia o della calvizie. Non cura la causa della alopecia, ma da una soluzione estetica ad un problema estetico.

Dermopigmentazione: come funziona e quanto costano i trattamenti

Si tratta di un procedimento simile ad un tatuaggio(ma molto diverso nella tecnica e nei pigmenti usati) grazie al quale un tecnico esperto, chiamato dermopigmentatore, procede a creare, nella zona glabra del cliente o della cliente, una serie di puntini che ricreano come un effetto di cute rasata.

Esistono due tipi di dermopigmentazione, la permanente, che dura per sempre e necessita ogni tot anni un richiamo, e la semi permanente, che dopo un tot mesi scompare totalmente e che quindi va eseguita con continuità.

In questo ambito il limite principale e’che non si possono avere indietro i capelli, ma solo un effetto testa rasata, o nel caso di poca densità, un effetto maggiore densità (in questi casi il dermopigmentatore crea un effetto sfumatura sulla cute, facendo apparire come maggiore densita’ tra i capelli).

Vi invitiamo, se optate per questa opzione, ad informarvi bene su quale sia il miglior esperto vicino a voi ed, una volta trovatolo, ad incontrarlo e farvi spiegare per bene pro e contro di questa tecnica, magari facendovi vedere dal vivo un suo cliente per vedere sotto i diversi tipi di luce come appare .

4 Protesi capelli e parrucche .

Sono il metodo su cui e’ specializzato il nostro blog, se avete tempo quindi vi invitiamo a leggere per bene gli articoli del nostro blog ed a farvi una cultura su questo metodo.

Qui per esempio alcuni interessanti articoli sull’argomento

5 miti da sfatare sulle protesi di capelli!
Un sistema di capelli puo’ salvare una vita? Alopecia e depressione.

E’ un metodo, come la dermopigmentazione, che risolve il problema estetico, non la patologia che e’ dietro l’alopecia o la calvizie( che comunque spesso non hanno per fortuna dietro patologie importanti ma solo condizioni genetiche ed ormonali).

Vi consente di riavere i capelli di un tempo e di avere anche una vita attiva, quindi potrete nuotare, fare sport, avere insomma una vita totalmente normale ed attiva.

Il contro e’ che ogni tot dovrete fare la manutenzione, ed ogni tot mesi cambiare la protesi vecchia con una nuova.

Anche in quest’ambito non tutte le protesi sono uguali e non tutti i professionisti sono uguali, quindi anche se opterete per una protesi di capelli o una parrucca, vi invitiamo a informarvi bene dei pro ed i contro ed a rivolgervi a quella azienda che in base alle vostre ricerche e’ la migliore per le vostre specifiche esigenze.

Spero che questo articolo vi sia piaciuto e rimanete connessi al nostro blog, perche’ ogni settimana pubblicheremo un nuovo articolo sull’ alopecia e la calvizia e sui diversi metodi per contrastarle.

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  • Pubblicato il alopecia areata, Calvizie, Protesi Capelli
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Dieta paleo, alopecia areata ed altre malattie Autoimmuni

venerdì, 27 Dicembre 2019 da administrator

Introduzione :

Nel giorno d’oggi siamo bombardati da consigli alimentari.

Si va da quelli della comunità medica ufficiale, che consiglia una dieta Mediterranea con una percentuale di carboidrati sopra il 60% , ad altre molto diverse( ed anche fortemente criticate dalla medicina ufficiale) come per esempio lo stile Life 120, del giornalista Panzironi, alle dieta Low Carb sino alla, ormai famosa dieta Paleo o degli uomini paleolitici.

qui vi allego per esempio il sito di life 120 del giornalista Panzironi ed i casi di guarigione che si sostiene siano dovuti a questo stile alimentare

Ogni stile alimentare ha i suoi pro ed i suoi contro, i suoi studi che ne confermano l’efficacia o ne affermano la pericolosità’.

Facciamo un esempio: la dieta Mediterranea vera, fatta di cereali integrali, verdure e legumi, molto sostenuta dalla medicina Ufficiale, secondo tutti gli studi epidemiologici si e’ dimostrata essere la più’ effettiva per evitare patologie degenerative, poi pero’ se si cerca su Pubmed iniziano a comparire studi comparativi tra la stessa e la Paleo dieta che dimostrano come la dieta Paleo sia per differenti patologie molto più’ indicata della Mediterranea.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17583796

Confusione :

Tutto ciò’ genera confusione nel utente medio, che si trova bombardato da una serie di indicazioni fortemente contrastanti e che, quando ha una patologia, e’ disposto a tutto pur di trovare una soluzione alla stessa.

Ecco quindi che troviamo gruppi su Facebook con decine, se non centinaia di miglia di utenti, che seguono lo stile di vita Life120, la dieta Duncan(un regime alimentare iperproteico), la dieta chetogenica e cosi via, tutti indicando i vantaggi di una soluzione rispetto all’altra.

 

NON ESISTONO SOLUZIONI CERTE

Al momento possiamo quindi dire che non esistono indicazioni certe su quale sia il migliore regime alimentare per l’uomo, certo negli studi epidemiologici la dieta mediterranea pesco vegetariana( poche proteine animali, molti cereali e verdure) sembrerebbe, in maniera inconfutabile, il miglior regime alimentare per l’essere umano, ma quando avvengono piccoli studi comparativi con altri regimi, in particolare quelli che escludono i carboidrati insulinici, i risultati non sono più’ cosi eccezionali, anzi… dato che i grandi studi epidemiologici hanno visto l’efficacia della dieta Mediterranea rispetto a diete più’ grasse e proteiniche, ma mai e’ stato fatto un vero studio di grande portata, che la paragonasse per esempio alla dieta Paleo.

Quindi ad oggi pur se per la comunità’ medica non c’e’ storia e la dieta Mediterranea e’ la migliore e più’ sicura, non possiamo dire che le idee non cambieranno nel tempo, come spesso e’ avvenuto in medicina.

 

Che cosa e’ la dieta Paleo? Quali sono i suoi fondamenti ideologici?

 

 

La dieta Paleo e l’alopecia areata

 

 

 

 

 

 

 

Ma cosa e’ la dieta, o dovremmo meglio dire il regime di vita Paleo, quali sono le idee che la distinguono e la determinano?

Chi ha ideato questo metodo alimentare e di vita, parte da un presupposto che può’ non essere cosi sbagliato, come credono alcune persone.

L’essere umano e’ stato per oltre 2 milioni di anni raccoglitore e cacciatore, quindi l’evoluzione del suo sistema digerente  e del suo DNA si e’ creata adeguandosi a questo regime alimentare.

Solo da circa 10 mila anni l’uomo ha iniziato a coltivare la terra e quindi il suo corpo non e’ evoluto per questo regime alimentare.

Non solo, c’e’ un’altra idea di fondo che non e’ poi cosi assurda, in questo regime alimentare: i cereali ed i legumi non sono mangiati da nessun animale, neppure dagli erbivori, dato che hanno sul loro esterno vari elementi tossici, perché’ quindi l’uomo dovrebbe ingerirli ed assumerli in quantità’ elevate?

Il ragionamento ha effettivamente una sua solidità’ di fondo, chiaramente invece molto criticata da vegetariani e vegani, non essendoci al mondo un solo animale che in natura ingerisce cereali e legumi (noi umani li ingeriamo solo dopo un procedimento di raffinazione).

La dieta Paleo asserisce quindi che l’essere umano deve mangiare come ha sempre mangiato: proteine animali( preferibilmente da pesce o da animali da pascolo-no da animali d’allevamento nutriti a cereali, dato che essendo nutriti a cereali, anch’essi diventano infiammatori, come i cereali stessi), tante verdure e qualche frutto(senza esagerare dato che i frutti causano picchi glicemici, i veri nemici, per chi sostiene questo regime alimentare, del corpo umano).

Questa dieta elimina quindi totalmente cereali(qualche volta ammesso il riso), la gran parte degli amidi(eccetto per la patata americana), il latte e latticini(nessun animale dopo lo svezzamento si nutre di latte, a maggior ragione se e’ latte di un’altra specie, come invece fa l’uomo), nessun legume.

CRITICHE ALLA DIETA PALEO.

Le critiche alla dieta Paleo o dell’uomo Paleolitico sono moltissime, fatte non solo dalla comunità’ vegana e vegetariana, ma che dall’industria alimentare(colpita in pieno da questa ideologia alimentare)  e cosa molto più’ importante dalla comunità’ medica ufficiale.

La critica di fondo e’ che l’uomo ha bisogno di carboidrati per sopravvivere(anche se nella dieta Paleo entrano tramite le verdure ed i frutti, quindi questa prima critica e’ poco importante) e che un regime ricco di proteine animali e’ stato dimostrato acidificante (ph del sangue ) e quindi pericoloso per la salute a lungo termine.

Dove sia la ragione al momento non e’ detto dirlo.

Molti studi hanno dimostrato che una dieta prettamente vegetariana e’ la migliore per l’essere umano, ma altrettanti studi hanno sottolineato come i picchi glicemici siano molto pericolosi per la salute dell’uomo e nei pochissimi studi comparativi(vedere su Pub Med) fatti tra le diete sostenute dalla comunita’ medica ufficiale e la Paleo dieta, la seconda e’ stata considerata migliore in varie forme di patologie autoimmuni(per esempio Psoriasi, Autismo e Sclerosi Multipla)

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5863039/

 

Nel nostro blog come sapete ci occupiamo di alopecia, protesi di capelli e calvizie

Tra le varie forme di alopecia come sapete c’e’ l’Alopecia Areata, una forma di alopecia autoimmune, c’e’ determinata da un disordine del sistema immunitario che non riconosce piu’ i capelli e peli del corpo e li attacca come se fossero patogeni esterni, determinandone la caduta.

Ecco quindi che ci siamo interessati alla dieta Paleo ed a questo regime alimentare per guarire della alopecia areata.

 

Dieta Paleo e Alopecia Areata.

 

La dieta paleo, secondo chi la sostiene e diffonde l’utilizzo  e’ buona non solo per rimanere in salute ma per guarire da diverse patologie auto immuni e quindi anche dalla alopecia areata.

Infatti non mangiando piu’ i carboidrati, latticini e legumi, secondo chi sostiene questo regime alimentare, si abbasserebbe lo stato infiammatorio cronico del corpo ed il sistema immunitario si resetterebbe, tornando alla sua normalità’ e non attaccando piu’ componenti del corpo stesso, quindi portando alla guarigione di diverse malattie autoimmunitare, come l’alopecia areata.

Per avere effetti si dovrebbe seguire questo regime per almeno un anno, in modo tale non solo da disintossicare il corpo, ma anche da permettere alle proprie difese immunitarie di normalizzarsi.

Andrebbe seguita in casi di malattie autoimmuni, non solo la dieta Paleo, ma la dieta Paleo AIP nel suo protocollo autoimmune che e’ piu’ rigida della Paleo normale, prevedendo ulteriori limitazioni .

IL protocollo autoimmune INFATTI  è più restrittivo, prevede l’eliminazione temporanea di altri alimenti, oltre a quelli eliminati nell’approccio Paleo NORMALE,  con lo scopo di ridurre l’infiammazione, di proteggere l’intestino ed il micro bioma, di modulare la risposta immunitaria ed ormonale.
Un protocollo che, secondo chi lo sostiene, porterebbe  grandi benefici nelle patologie autoimmuni, nelle malattie infiammatorie croniche intestinali, nella sindrome dell’ovaio poli cistico, in tutte quelle condizioni in cui sia presente infiammazione cronica.

Qui un interessante articolo su questo regime

 

http://ilariabertini.it/articolo/aip-paleo-protocollo-autoimmune/10202

 

Ma cosa va eliminato nella dieta Paleo Aip?

Qui un elenco dei cibi(l’eliminazione va fatta per almeno due mesi poi si potranno reintroddure gradualmente gli alimenti, vedendo se causano effetti indesiderati o meno, e seguire la dieta Paleo Classica)

 

– Solonacee*: pomodori, patate, peperoni, melanzane, bacche di goji, pepe.
– Acifo fitico: frutta secca e semi oleosi* (da valutare caso per caso).
– Spezie derivate da semi e frutti (curcuma, cannella e zenzero potrebbero essere tollerati).
– Uova*, in particolare l’albume (da valutare caso per caso).
– Alcool in genere.
– Caffeina, teina, teobromina (caffè e bevande che la contengano, cioccolato e cacao).
– Grassi vegetali idrogenati/trans, oli vegetali raffinati.
– Conservanti, coloranti, addensanti.

 

MA FUNZIONANO  LA PALEO E LA PALEO AIP?

 

Ma questi regimi alimentari funzionano, hanno portato a guarigione in casi di alopecia areata?

 

E’ la domanda da un milione di dollari, che tutti vi sarete fatti dall’inizio di questo articolo.

In primis possiamo dire che attualmente la dieta Mediterranea non cura l’alopecia areata(ed in realtà’ nessuna malattia autoimmune), quindi provare un nuovo regime alimentare non e’ poi una idea cosi stupida.

Su pubmed troverete varie analisi positive sulla stessa

qui vi lascio una per esempio

 

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6785956/

che conclude cosi(non e’ necessaria la traduzione credo)

Conclusion

While the evidence is limited, the Palaeolithic diet has shown potential to prevent and manage various health conditions. It has a major role in managing the diabesity pandemic. Good palatability and acceptance are big plus points for the Palaeolithic diet; therefore, long-term compliance is also better. The diet can be planned and the patient counselled judiciously to enhance his/her compliance; however, the potential mechanisms behind the diet still require exploration. There is an urgent need for RCTs to evaluate the role of the Palaeolithic diet with different anti-diabetes medications for glycaemic control and the reversal of T2DM.

 

Ed allora?

E quindi che fare, seguire quello che ci dice attualmente la comunità’ medica, assumendo i nostri cereali e legumi giornalieri, o provare un nuovo regime con più’ proteine animali e vedere se aiuta la nostra patologia autoimmune ed il nostro corpo?

Questa decisione, amici, spetta a voi, va fatta consapevolmente, pensando non solo a se stessi ma anche al pianeta(un regime carnivoro e’ più’ dannoso per il pianeta come sapete)  e  con attenzione, facendo analisi del sangue prima, a un mese ed a 3 mesi(controllando i marcatori dell’infiammazione) se si decidesse di intraprendere una nuova via alimentare.

 

Spero che questo articolo ti sia piaciuto e ci vediamo al prossimo

 

www.newlacecu.net 

 

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Lozione brotzu- Trinov PERCHE’ questo clima di odio?

mercoledì, 11 Settembre 2019 da administrator

Se guardate la rete e leggete le recensioni sulla lozione Trinov, spesso leggerete parole feroci  e dei commenti veramente al vetriolo contro la Fidia(l’impresa che ha commercializzato la lozione) ed il prof Brotzu (il dottore che ha inventato e brevettato la stessa).

Eppure se leggete le indicazioni sulla lozione, leggerete che e’ un cosmetico e che non assicura nessuna soluzione alla calvizie o all’alopecia.

Nelle indicazioni infatti si parla di leggerissimo blocco della caduta dei capelli  ed in una minima percentuale delle persone che usano il prodotto, insomma non si promettono mari e monti, si sta coi piedi per terra, e si e’ molto chiari sulla stessa.

Allora come mai tante persone attaccano in maniera cosi forte sia la lozione, che le persone dietro la sua creazione?

BENE.

Ci sono delle cose avvenute prima,  che se non conoscete, sicuramente vi permetteranno di capire MEGLIO,  come mai moltissime persone stanno attaccando cosi frontalmente  questo prodotto  e le persone che lo commercializzano.

La lozione, anni fa, in seguito ad un utilizzo, da definire come minimo poco attento  della rete  (da parte dello stesso dottore, di alcuni pazienti), era stata spacciata come qualcosa di veramente risolutivo per molte forme di alopecia, compresa quella ad oggi e più limitante e  senza alcuna cura definitiva, come l’ alopecia areata.

Si leggevano in vari social testimonianze di ricrescite importantissime(molto raramente  accompagnate da foto), anche in casi di alopecia areata universale, spesso ne parlava lo stesso figlio del dottore, o chi si spacciava per tale, con lo pseudonimo di Beps,  in molti forum e social non solo nazionali, ma anche internazionali, in particolare in lingua Inglese.

In youtube poi c’erano, e ci sono ancora, gli interventi del dottor Brotzu, nei quali lo stesso parlava di qualcosa di veramente rivoluzionario e che a sua detta aveva risultati su quasi tutti i pazienti  affetti da alopecia, le frasi che usava erano-

se il bulbo e’ancora vivo la lozione porta a ricrescita-

(quindi per esempio, nella areata, nella quale il bulbo rimane in vita, si erano create delle aspettative altissime sul prodotto, anche grazie alle testimonianze continue di alcune mamme di bimbi con areata, che dicevano di aver partecipato a un trade ed aver avuto la guarigione dei bimbi).

Qui vi allego alcuni di questi video del dottore.

 

Le aspettative erano talmente alte, che si erano addirittura create delle raccolte firme perché’ la lozione venisse immediatamente commercializzata, qui di seguito un video su questa cosa.

 

Ecco perché’ oggi, a distanza di tanti  mesi dalla commercializzazione della stessa, quando si e’ appurato che trattasi, COME DEL RESTO DICE LA PUBBLICITÀ’, di un puro cosmetico, che non risolve la caduta dei capelli ed a maggior ragione in casi di alopecia areata siano essi parziali o totali, le persone che vengono da questi antefatti sono furiose e scrivono spesso commentari feroci contro il dottore e la Fidia.

Questo avviene in tantissimi social, noi vi indichiamo alcuni, cosi che possiate leggere anche voi quello che le persone dicono sulla lozione e farvi una idea del clima di aspettative precedenti ed odio attuale che si e’ creato.

https://calvizie.net/forum/threads/trinov-capelli-fidia-gi%C3%A0-pge1-dr-brotzu.66178/page-1003

 

https://www.foro.recuperarelpelo.com/viewtopic.php?f=7&t=61429&sid=eb517ed6c47243f493ba9e66fe6ab710&start=870

 

 

A voi spetta farvi un’idea su tutta questa storia, noi personalmente ce la siamo fatta, ma ci asteniamo da commentare per non influenzare con le nostre idee le vostre conclusioni.

Del resto siamo in un blog di protesi per capelli  

se un blog del genere esiste vuol dire che ad oggi, nel 2019, PURTROPPO, non esistono cure farmacologiche o chirurgiche per le alopecie in tutte le loro differenti forme.

 

www.newlacecu.net

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Trinov chi di rete ferisce di Rete perisce.

martedì, 28 Maggio 2019 da administrator

Sono ormai quasi sei mesi che si è commercializzata la Lozione Brotzu, la lozione brevettata dal figlio del famoso medico Sardo, Giuseppe  farmacologo e politico italiano, noto per i suoi importanti contributi nella scoperta delle cefalosporine.

Nella rete prima della commercializzazione si era parlato molto di questa lozione.

Sia in forum che in gruppi social si diceva che era la panacea per tutti i casi di alopecia.

Madri di bimbi e bimbe affette da areata avevano parlato della stessa come di una cura importante, che aveva portato a ricrescita anche in casi di alopecia areata totale .

La notizia della sua efficacia si era diffusa attraverso il passaparola ed  i collegamenti virtuali di Internet  in tuttto il mondo e c’era una grande aspettativa mondiale .

Dato che la Fidia, l’impresa che aveva comprato al dottore il brevetto, stava facendo passare del  tempo per commercializzarla(sicuramente per eseguire i trade di norma previsti per il lancio di qualsiasi prodotto) addirittura alcune persone avevano organizzato una raccolta firme, perché il prodotto venisse commercializzato il più velocemente possibile.

Come ormai sappiamo  la Rete crea spesso delle bolle mediatiche che poi lei stessa fa esplodere, delle notizie senza alcun fondamento che poi però e, per fortuna direi, la stessa rete sbugiarda.

Ed è cosi che sembrerebbe stia andando per questa lozione e la sua efficacia.

Come la rete l’aveva gonfiata a dismisura(senza lo straccio di una prova e semplicemente affidandosi alle parole di qualche persona) la stessa rete ora, a distanza di mesi dalla sua commercializzazione,  la sta sgonfiando e massacrando(il termine sembra forte, ma nella rete tutto si frantuma e mastica alla velocità della luce… nella rete non esistono le sfumature tutto è o bianco o nero).

Ora nei gruppi social, dato che quasi  nessuno sta avendo miglioramenti, né in casi di areata (nei quali c’era grandissima aspettativa) né in casi di androgenetica, i commenti pieni di livore e rabbia sono sempre maggiori.

Da chi dice che è solo acqua zuccherata,  chi parla di frode ai danni del consumatore, chi addirittura adesso vuole raccogliere firme per una denuncia collettiva contro il dottore e l’impresa che ha commercializzato il prodotto.

Noi  del Blog avevamo sempre sostenuto che non si potevano riporre grandi aspettative in una lozione che era commercializzata non come farmaco ma come cosmetico ed anche adesso, a distanza di quasi sei mesi dalla sua commercializzazione, siamo dello stesso parere.

Come ritenevamo prima che non era normale caricare di molte aspettative un cosmetico, adesso riteniamo che non è neppure giusto arrabbiarsi tanto di fronte alla sua inefficacia.

Purtroppo nel 2019 ancora non esiste una cura effettiva e definitiva per le differenti forme di alopecia, dobbiamo comprenderlo e farcene una ragione, capire che è un problema ed un disagio puramente estetico e che se non ci piace essere calvi dobbiamo o rasarci o pensare ad una soluzione puramente estetica, senza sperare in creme o lozioni miracolose, che ad oggi purtroppo non esistono.

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Alopecia areata, il Trinov non funziona e non serve?

lunedì, 15 Aprile 2019 da administrator

Da ormai vari mesi è finalmente in commercio la famosa lozione del dottor Brotzu, che avrebbe dovuto essere una grande rivoluzione per tutti coloro che erano afflitti da alopecia, sia essa androgenetica sia essa areata.

Il dottore aveva partecipato a diversi convegni, parlando di un prodotto in pratica rivoluzionario, che avrebbe portato ricrescita di capelli in QUASI TUTTI coloro che avevano i bulbi piliferi ancora vivi( i video sono pubblici su you tube e le sue parole chiare ed inequivocabili).

Ecco perché, soprattutto coloro che erano affetti da alopecia areata(nella quale come sapete il bulbo non si atrofizza totalmente come nella alopecia androgenetica), avevano riposto grandi speranze in questa lozione.

Le mamme di piccoli pazienti affetti da questa patologia autoimmune e tanti pazienti, ormai adulti,  avevano addirittura raccolto decine di migliaia di firme, perché la Fidia, l’impresa che aveva comprato il brevetto del dottore, commercializzasse velocemente il prodotto.

Ricordiamo le frasi ed i messaggi nei social e nei forum, intrisi di una forte impazienza e speranza.

Il prodotto come dicevamo, dopo circa 5 anni di attesa, ed un marketing fatto di dichiarazioni, col senno di poi, eccessive, e passaparola continui nei forum e in gruppi social differenti, sia Italiani che internazionali, e’ finalmente stato commercializzato.

Il suo nome e’ Trinov ed ora sono mesi che la gente può acquisirlo ed usarlo.

Già in partenza però i dubbi erano stati molteplici, i dermatologi ed i tricologi, in particolare, si chiedevano come fosse possibile che un prodotto cosi importante fosse commercializzato come cosmetico e non come un farmaco, i clienti, in particolare nei forum e nei social, invece sottolineavano la stranezza dello scarno materiale fotografico, rispetto alle dichiarazioni importanti fatte invece dal dottore, anche nell’ultimo  convegno tricologico tenutosi prima della commercializzazione del prodotto, al Sitri…la domanda era come mai dopo tutti questi anni, se la lozione era cosi effettiva, le foto erano cosi poche e cosi poco concludenti?

Purtroppo, come avevano pensato in tanti, il cosmetico a distanza ormai di 4 mesi dalla sua commercializzazione, non sta dando i risultati che molti speravano, soprattutto in ambito di alopecia areata, circa la androgenetica, del resto si era parlato di semplice tenuta, da parte di Fidia, non di una importante e sostanziale  ricrescita.

Alcune mamme che avevano partecipato a dei trade privati(ma che non avevano mai postato foto dei risultati) avevano detto che il prodotto aveva fatto effetto con un tempo relativamente breve sui loro bambini, invece a distanza di mesi, purtroppo, sia nei forum che nei social, non appare nessuna foto reale di bambini o pazienti affetti da areata, che abbiano avuto un miglioramento reale con l’uso del Trinov.

Se si dava per certe le parole del medico e di queste mamme, ora a distanza di 4 mesi, in questi social si sarebbero dovute vedere centinaia di foto di ricrescite importanti nelle areate.

La stessa Fidia, consultata da alcuni genitori, ha risposto che al momento non è stato fatto alcun trade del Trinov su pazienti affetti da alopecia areata, sconsigliando quindi ai genitori ed ai pazienti di interrompere le cure tradizionali per affidarsi alla lozione tricologica.

Possiamo quindi concludere che il Trinov non funziona in casi di alopecia areata?

Secondo noi 4 mesi sono troppo pochi per dichiarare con certezza che il Trinov non funziona per la areata, ma purtroppo c’è anche il sentore che se fosse stato realmente effettivo, come si credeva e come(forse a torto) avevano capito molti dalle parole del dottore, sicuramente ad oggi, a distanza di 4 -5 mesi dalla sua commercializzazione, qualche foto di risultati si sarebbe vista.

Vi invitiamo quindi se siete affetti da alopecia areata o avete un bimbo colpito da questa patologia ad affidarvi(se deciderete di procedere per un percorso farmacologico) a medici esperti e non interrompere assolutamente le cure tradizionali per un cosmetico che ad oggi si è dimostrato non effettivo, ma anche a non disperare, e per esempio a integrare a queste cure anche la lozione.

Sarà solo il tempo a dirci se il Trinov funziona o non funziona per la alopecia areata, l’importante è pero vivere questa patologia con serenità e con la consapevolezza, che seppure crea un forte impatto estetico, per fortuna a livello di salute non comporta nessun problema veramente importante.

Sperando che questo articolo vi  lasciamo dei link dove potete leggere gli aggiornamenti dei forum e dei social circa chi sta usando questa lozione.

Il primo link si riferisce al forum ieson dove ormai sono migliaia di persone che stanno discutendo circa la lozione in questione, eccovi qui il link

https://calvizie.net/forum/threads/trinov-capelli-fidia-gi%C3%A0-pge1-dr-brotzu.66178/page-954#post-1362135

 

qui invece vi lascio il link di un gruppo Facebook( vi dovrete pero’ iscrivere per leggere le discussioni) specifico per la alopecia areata e dove ci sono svariate persone che stanno usando la lozione

 

https://www.facebook.com/groups/alopeciapartners/

spero che questo articolo ti sia stato utile e possa dargli 5 stellette.

 

 

 

4.4 / 5 ( 16 votes )

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Trinov non e’ la lozione Brotzu! Fake news o verita’?

martedì, 05 Marzo 2019 da administrator

Salve a tutti, anche oggi parliamo di questa benedetta lozione Brotzu, che grazie alla rete, ad un marketing basato su fuoriuscita di notizie a goccia Cinese, dichiarazioni roboanti, membri speranzosi in gruppi, forum,  e tanto altro ancora, aveva creato tantissime aspettative nella gente affetta da alopecia, in particolare quelle che avevano bambini colpiti da alopecia areata.

Del resto la rete ha permesso la vittoria di elezioni presidenziali a outsider sconosciuti o miliardari con grandi conflitti di interesse, non c’e’ da stupirsi, che possa anche creare aspettative esagerate  su un prodotto  che e’ venduto come un semplice cosmetico, non un farmaco  curativo.

Viviamo nell’era del digitale, da digitus, che vuol dire  dito…il digitale e’ una sequenza continua di 1 e 0 che scompone la realtà  e la ricrea a pezzi ininterrotti ma  interrotti, spesso pezzi perfetti, in altri casi, pezzi perfezionati e modificati nella loro reale essenza .

Viviamo in una virtualità che ci collega tutti, ma anche ci isola gli uni dagli altri, creando un mondo spesso plumbeo, nel quale non sono importanti gli anni di studio e l’esperienza, ma la creatività immaginativa e il saperla diffondere piu’ velocemente della luce col proprio digitus(dito) da Speedy Gonzalez.

Ed ecco, che quello che era un semplice cosmetico diventava per molti la soluzione definitiva per qualsiasi tipo di alopecia.

Ebbene alcuni mesi fa, dopo raccolte di firme di madri disperate, lozioni home made (cosi le chiamano nei forum) di ragazzi esasperati dal passare degli anni e  che  non volevano aspettare i lunghi tempi dell’immissione nel mercato e tanto altro ancora e’ finalmente entrata in commercio la famosa lozione, con il nome Trinov.

Nei gruppi e nei forum che si occupavano da anni dell’argomento e’ subito esplosa un’ondata di euforia e gli acquisti sono stati migliaia e migliaia.

Gli esperti, medici dermatologi con anni di esperienza,  avevano cercato di calmare le acque, dicendo  che c’era poco da aspettarsi, dato che era un semplice cosmetico,  ma la rete, come abbiamo piu’ volte sottolineato, e’ un mondo bellissimo, ma anche spesso un mostro feroce pronto a sbranare il buon senso …  il suo marketing, basato sul passa parola, su foto mai inserite, su tante cose realmente campate in aria, aveva bollato (come capita purtroppo anche per argomenti piu’ seri, come i vaccini) i medici di essere interessati solo a lucrare sulla malattia e la lozione-cosmetico come la finale soluzione alla malattia stessa…quindi il solito argomento : c’e’ una Big Pharma, che con l’appoggio interessato di medici senza scrupoli, vuole che mai si curino le malattie, ma che si abbia un immenso mercato di malati cronicizzati.

Il cosmetico in questione era il paladino, salvatore di tutti i malati di alopecia, in particolare di areata, e i dermatologi dei cattivoni asserviti all’interesse loro  e di Big Pharma…da quel giorno tutto cambiava, ora la lozione era in vendita e tutti sarebbero guariti.

Ebbene, a distanza di mesi, non stanno guarendo…in particolare i pazienti con areata…quelli piu’ interessati a questa lozione in particolare per quanto avevano diffuso in rete alcune mamme che avevano partecipato ad un trade a Torino, di cui pero’, non si e’ mai capito il motivo, non sono maistate pubblicate foto concludenti di almeno 100 casi con un prima ed un dopo.

Anzi, a domanda specifica fatta da varie mamme a Fidia, la ditta che  commercializza la lozione, circa la areata, la stessa ditta rispondeva che non c’era stato  trade concludente sulla areata al momento  e che il cosmetico era in commercio per trattare la calvizie androgenetica, no altre forme di alopecia, come l’ areata.

 

Eppure tutti ricordano nei forum e nei gruppi di dichiarazioni ben diverse da parte di differenti membri degli stessi  …

 

Ora tutto e’ tornato allo sconforto, non stanno avendosi ricrescite, in tanti pazienti con areata, anzi qualcuno e’ addirittura peggiorato, mentre per la androgenetica ad oggi nessuno nei forum o gruppi parla di ricrescita dei capelli con foto concludenti, la stessa Fidia non ha al momento pubblicato foto esaustive, e sono anni che ha studiato la lozione-cosmetico.

Certo siamo a pochi mesi dal lancio, quindi non ci si deve fasciare la testa…

ma purtroppo l’entusiasmo e’ scemato, ed ecco allora che inizia a serpeggiare nei gruppi e nei forum una nuova fake news.

Si, perche’ dobbiamo finalmente bloccare quest’onda di complottismo e euforia. che si e’ creata attorno a questa lozione.

La fake news e’ che la Fidia avrebbe prodotto una lozione che non e’ quella del dottor Brotzu, appunto perche’ non e’ interesse della Fidia produrre qualcosa che risolva il problema della calvizie.

Gia’ a dirlo si capisce la ridicolaggine di tale idea, eppure nei forum e nei gruppi ora stanno affermandolo varie persone, alcune hanno addirittura contattato il dottore, che dovrebbe difendere il suo buon nome e costringere la ditta a commercializzare la vera lozione.

Perche’ mai una impresa se avesse nelle sue mani la cura di una malattia non dovrebbe commercializzarla?

Rifletteteci bene e non credete a le fandonie complottistiche;sarebbe oltre che suo interesse etico soprattutto commerciale vendere il prodotto, in quanto venderebbe tantissimo e avrebbe profitti da capogiro

Quindi a tutti quelli che hanno letto questa notizia, possiamo assicurare, STATE CALMI, E’ UNA BUFALA, LA FIDIA STA COMMERCIALIZZANDO LA LOZIONE BROTZU, COME E’ SUO INTERESSE, NO QUALCOSA DI DIVERSO .

Noi crediamo, come molti dermatologi, che invece semplicemente non ci si possa aspettare da un prodotto commercializzato come un semplice cosmetico, che risolva di punto in bianco quello che e’ un problema estetico che affligge oltre la meta’ della popolazione mondiale e  per il quale si studia da anni  ed anni e lo hanno fatto e fanno fior fiori di dottori ed  Università .

Se pero’ volete credere nella lozione usatela e dategli tempo di agire.

Fidatevi della rete per comunicare e per avere notizie reali, non usatela per credere a notizie prive di fondamento e basate su un’idea complottistica che e’ totalmente assurda e priva di  verità.

La Trinov e’ la lozione Brotzu e saranno i prossimi mesi a dimostrare se e di molto sulle sue capacita’ curative.

Noi nel nostro blog continueremo a trattare l’argomento e vi indicheremo le eventuali novita’.

Se volete informavi sull’argomento vi lascio alcuni link che potete consultare

 

Questo e’ il link del forum ieson, nel quale si parla da anni della lozione

https://calvizie.net/forum/threads/trinov-capelli-fidia-già-pge1-dr-brotzu.66178/page-920#post-1359340

 

Questo invece un gruppo di facebook con malati di areata, tra cui alcuni stanno usando la lozione

 

https://www.facebook.com/groups/alopeciapartners/

 

 

 

 

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La trinov non e' la lozione Brotzu ...fake news ?la trinov non sarebbe la vera lozione brotzuLa trinov non sta funzionando
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     I FIORI DI BACH COME AIUTO ALLA RICRESCITA DEI CAPELLI ed ALLA CALVIZIE

martedì, 04 Dicembre 2018 da administrator

I fiori di Bach, scoperti dal medico britannico, dapprima tradizionale e dopo omeopata, Edward Bach.

L’interessante approccio di Bach fu quello di non considerare solo i sintomi di una malattia, ma di
sviscerarne le cause emotive e psicologiche che provocavano la
malattia stessa.
Secondo il medico solo il perfetto equilibrio tra mente, anima e corpo è quello che ci fa stare bene;
questi fattori devono rimanere in armonia tra loro ed un’eventuale
disarmonia, ad esempio scelte prese con la mente senza tenere conto i
desideri del cuore, provoca un malessere che può dà  luogo a
diverse patologie. Quindi dietro ad ogni malattia c’è un malessere
psicologico uno squilibrio energetico, per cui ogni patologia insorge
quando non si è in grado di ascoltare il proprio intuito, le proprie
naturali inclinazioni per cui nascono delle resistenze, quali ira,
ansia apprensione che disequilibrano la positività di una
personalità equilibrata.
L’approccio è rivolto all’anima del paziente che deve essere e rimanere in armonia con il resto del
nostro organismo
Nel 1928 il medico cominciò ad individuare 12 essenze base, denominate guaritori, che influiscono
sui 12 distinti stati d’animo e successivamente classificò altri 26
fiori in grado di curare stati ancora più complessi.
Secondo Bach ogni fiore in natura ha
una propria energia dotata di una specifica vibrazione ed
individuando quello più adatto riesce ad entrare in contatto con
l’energia e la vibrazione del nostro organismo per analogia o
simpatia, sciogliendo addirittura l’eventuale nodo energetico che fa
insorgere il malessere.

Utilizzo dei fiori di Bach nella prevenzione o nella cura della caduta dei capelli.

 

 

 

Olive fiore di Bach Consigliato
quando la caduta dei capelli deriva da un forte stress psicofisico
oppure quando gli stessi sono sottoposti a trattamenti invasivi,
quali tinte, permanenti,  frequenti lavaggi o quando la causa sia
rinvenibile in  un’alimentazione sbagliata, l’organismo è stanco non
reagisce, vi è una mancanza di energia. Siamo in presenza di pelle
secca, disidrata. L’utilizzo di Olive, che è il fiore dell’olivo
dona una sferzata di energia e serve a
ripristinare il ricircolo della foorza vitale all’inetrno del nostro
organismo. Può assumersi oralmente diluendone 2 gocce in una
boccetta da 30 ml riempita di acqua e 2 cucchiaini di brandy nella
misura di 4 gocce per 4 volte al giorno e lontano dai pasti per un
periodo di almeno un  mese. Può anche applicarsi con frizioni sul
cuoio capelluto.

chestnut Consigliato
in casi di caduta di capelli dovuta ad una forte depressione, quando
si ha una sensazione di forte angoscia, non si riesce a superare un
evento traumatico, quando ci si sente con le spalle al muro, si ha
una sensazione di morte interiore, anche se non si cerca aiuto
all’esterno. Per armonizzare questo forte squilibrio  Questo
rimedio floreale  estratto dal forte albero di castagna dolce
permette di rafforzare e rinnovare in maniera importante la propria
vita, l’angoscia viene sciolta e si trasforma in un ana nuova
possibilità di speranza e fiducia. Il blocco creato dallo sconforto
viene a sciogliersi e si ripristina nuovamente uno stato di
benessere, per cui anche la caduta dei capelli che è uno dei sintomi
di questa mancanza di equilibrio si fermerà e potremo avere una
spontanea ricrescita. Per avere una esatta posologia ci si può
rivolgere presso un’erboristeria che comporrà le gocce che andranno
prese secondo le indicazioni date e comunque sempre indicato fare
delle frizioni sella cute con questo rimedio

-Hornbeam fiore di Bach.

E’ un fiore molto diffuso in Italia principalmente in
montagna ed è in grado di dare un una nuova carica vitale, che
credevamo avere perso, e  che può provocare una repentina caduta dei
capelli; anche in questo caso ci si può rivolgere presso
un’erboristeria per la preparazione del rimedio, in tutti i casi anche
qui possono effettuare delle frizioni direttamente sulla cute oltre
alla consueta assunzione sublinguale.

L’aspetto più importante di tutto è cercare sempre di rimanere correttamente
allineati tra le azioni che compiamo ed le nostre intime necessità
istintive, che sono le uniche da seguire per avere una equilibratura
interiore che se spostata dal suo baricentro naturale può sfociare
dapprima in un malessere interiore e che successivamente dà luogo a
varie patologie.

4.7 / 5 ( 27 votes )

fiori di bach e alopeciafiori di bach e calviziei fiori di bach aiutano la riscrescita dei capelli
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Lozione Brotzu finalmente in commercio (2018!), il suo nome è Trinov!

giovedì, 04 Ottobre 2018 da administrator

Nel nostro Blog abbiamo parlato spesso della Lozione Brotzu, sono infatti sei anni che si aspetta la sua commercializzazione e c’è tanta attesa al riguardo.

Nel primo articolo parlavamo delle grandi aspettative che c’erano per questa lozione e dei vari tipi di alopecia che curerebbe. Palesavamo, nel secondo articolo invece, i tanti dubbi che questa lunga attesa aveva fatto crescere tra gli utenti della rete e dermatologi vari.

Questo secondo articolo ha avuto molto successo. E’ stato linkato in molti forum e gruppi facebook, tanto da spingere una persona, che crediamo molto probabilmente legata al gruppo che pubblicizza questa lozione, a lasciare un commento fingendosi utilizzatrice della lozione. In questo commento spiegava di come aveva avuto ottimi risultati con la lozione stessa.

Diciamo questo perché, alla nostra richiesta di postare foto dei risultati, questo possibile troll non ha più risposto ed è scomparso. Questa cosa ci ha spinto a credere plausibile che fosse un falso, con interessi a pubblicizzate la lozione stessa e non una persona reale.

I nostri post

Qui trovate i due post:

Lozione Brotzu cura definitiva per alopecia androgenetica ed areata?

Lozione Brotzu storia di un fallimento annunciato?

Trinov, il nome della lozione Brotzu

Fatta questa necessaria premessa possiamo finalmente comunicare ai nostri lettori, che è arrivata la data di uscita della lozione.

Sarà Fidia a venderla ed il suo nome sarà Trinov. Ci saranno due formati, uno per donna ed uno per uomini.

Le misure saranno di 30 ml ed il costo di 75 euro. Un importante spesa mensile, dato che si consiglia di usarne 1 ml al giorno, per chi decidesse di provarlo per tentare di curare la sua alopecia.

Ricordiamo che a detta del Brotzu la lozione stessa non è una cura ma un trattamento, cioè non va mai interrotto. Diventerebbe, quindi, una spesa fissa veramente importante per chi decidesse di usarla.

Non solo, abbiamo reso pubblici nei nostri articoli tutti i dubbi che ci sono circa la sua efficacia, dato che in tutti questi anni di attesa, il materiale informativo presentato è sempre stato scarno e contraddittorio, a nostro parere.

In ogni caso, finalmente, si potrà vedere con fatti, data la prossima commercializzazione, se funziona o no.

La data ancora non è sicura, ma stiamo parlando di giorni, dato che già Fidia sta pubblicizzandola nelle farmacie, quindi si tratta di Novembre o i primi di Dicembre.

Non sarà necessaria alcuna ricetta, il prodotto infatti sarà venduto come cosmetico, altro elemento che ci fa dubitare sulla sua reale efficacia. Dietro la parola cosmetico si possono vendere anche prodotto che effettivamente non funzionano.

Nel mondo dell’alopecia abbiamo visto tanti prodotti che prima di essere commercializzati erano considerati come rivoluzionari. Una volta entrati in commercio sono esplosi come bolle di sapone. Crediamo, purtroppo, che anche questo Trinov farà la fine degli altri, infatti consideriamo poco credibili molte cose che sono successe in questi anni intorno a questo prodotto. Speriamo, però, in cuor nostro, di sbagliarci e di trovarci finalmente di fronte alla cura definitiva della alopecia e della calvizie.

Chiaramente vi terremo aggiornati su ulteriori novità intorno a questa lozione e vi invitiamo a iscrivervi alla nostra newsletter cosi da essere sempre al tanto dei nostri articoli e novità.

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  • Pubblicato il alopecia areata, Calvizie
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Alopecia areata, esiste un protocollo naturale che possa curarla ?♥

domenica, 19 Agosto 2018 da administrator

L’alopecia areata è sicuramente la forma di alopecia non cicatriziale più diffusa dopo quella androgenetica.

Essa colpisce il 2% della popolazione mondiale e compare improvvisamente senza distinzione di sesso, di età o di etnia.

E’ una patologia autoimmune in cui gli anticorpi Ige o gli antigeni dei leucociti secondari danno vita ad un processo infiammatorio e di danneggiamento dei follicoli piliferi, provocando la caduta dei capelli o dei peli del corpo. Tale malattia è normalmente avviata da uno stato ansioso depressivo importante conseguente ad un forte stress emozionale. Possono esserne causa la perdita di una persona cara, una forte esperienza traumatica, un carattere molto ansioso.

Inizialmente si presenta con una caduta di capelli a ciocche, per cui si formano delle chiazze glabre rotondeggianti, detta alopecia areata a chiazze. Questa può svilupparsi e portare ad una perdita totale dei capelli, detta alopecia totale. Più raramente può portare ad una perdita totale dei peli su tutto il corpo, detta alopecia universale.

Colpisce di norma i capelli pigmentati, per cui i capelli bianchi sono risparmiati, può accadere che chi ha capelli brizzolati si ritrovi completamente canuto e che quando i capelli ricrescono si presentino più chiari.

Generalmente il medico prescrive corticosteroidi, minoxidil, atrazina, ciclosporina, utilizzati per lo più in creme o lozioni da applicare sulle zone interessate o l’utilizzo del laser. Questi, distruggendo i linfociti T, stimolano l’attività dei follicoli e favoriscono la ricrescita dei capelli e dei peli.

Rimedi naturali

Esistono molti rimedi naturali che incidono sul sistema immunitario e riducono il processo infiammatorio che impedisce la ricrescita pilifera.

  • La radice di ginseng, il cui nome botanico è panax ginseng “pianta che guarisce tutto”. Tra le molte proprietà benefiche è molto ricca di antiossidanti e di sostanze antinfiammatorie. Ha un’azione benefica nei confronti del cuoio capelluto ed è un vero stimolante per la ricrescita dei capelli. Può assumersi con una tisana utilizzando un cucchiaio di radice di ginseng che va lasciato in infusione per almeno 5 minuti dopo l’ebollizione dell’acqua e dolcificato con un cucchiaino di miele o in compresse da acquistare in erboristeria.
  • Lo zinco è un minerale fondamentale per la sana crescita dei capelli, uno studio del 2016 ha evidenziato che nei pazienti che soffrono di alopecia i livelli di zinco siano generalmente più bassi. Inoltre aiuta le funzioni intestinali che sono fondamentali per un’adeguata e normale risposta immunitaria. Innanzitutto lo troviamo in molti alimenti, quali i crostacei, in alcuni cereali come l’orzo e nei legumi, oppure può assumersi con l’assunzione degli integratori.
  • I probiotici come i bifido batteri, il lactobacilli acidophilus, mantengono in salute l’intestino, che ha un ruolo importante nel corretto funzionamento del sistema immunitario.
    Ricercatori hanno dimostrato come batteri probiotici somministrati a dei ratti apportavano cambiamenti benefici al loro apparato tegumentario. La presenza di una flora intestinale equilibrata è importantissima per proteggere da invasioni di microorganismi patogeni che sono in grado di scatenare processi infiammatori patologici.
    Un’integrazione di questi microorganismi con il consumo di cibi che li contengono come kefir, tè kombucha, yogurt o aceto di sidro di mele deve essere di normale routine. I frutto-oligosaccaridi favoriscono la crescita delle colonie simbiotiche benefiche, inibendo quelle patogene e facendo liberare gli acidi grassi nel colon. I cibi più ricchi di fos sono la cicoria, i fagioli ed i legumi in genere.
  • L’olio essenziale di rosmarino ha un’azione stimolante nei confronti del follicoli piliferi. Ricerche dimostrano che applicare l’olio essenziale è efficace come il minoxidil: due o tre gocce da applicare localmente direttamente sulla parte da trattare daranno ottimi benefici.
  • L’olio essenziale di lavanda è un potente antiossidante e riduce le infiammazioni. Uno studio del 2016 su topi dimostra come l’applicazione topica dell’olio sulle zone calve incrementa in modo significativo la ricrescita dei follicoli piliferi.

Un adeguato regime alimentare

Va inoltre sottolineato come un adeguato regime alimentare sia da seguire per aiutare l’organismo a fare diminuire o addirittura eliminare il cronico processo infiammatorio che viene a crearsi in questa patologia.

E’ infatti piuttosto comune per i pazienti affetti da alopecia, avere delle deficienze nutritive, perciò è assolutamente consigliabile seguire una dieta bilanciata in vitamine e minerali, che serva oltre ad apportare il fabbisogno di calorie necessario anche a ripristinare questi deficit.

La dieta da seguire consiste nella sostituzione di alimenti zuccherati e raffinati con cibi ricchi di sostanze nutritive, come gli antiossidanti, che riducono di molto il numero dei radicali liberi.

Cibi consigliati

Nel piano alimentare di una dieta antiinfiammatoria non devono mancare:

  • riso integrale, ricco di polifenoli antinfiammatori, come la tricina
  • pasta integrale che ha un indice glicemico più basso rispetto al pane, per cui il glucosio presente nell’amido è rilasciato più lentamente e si rimane sazi più a lungo, l’deale è associare pasta o riso integrale a legumi e verdure ricchi di fibra
  • pesce, ricco in grassi omega 3, precursori delle prostaglandine antiinfiammatorie, che ha un’azione protettiva e preventiva della infiammazione cronica.
  • verdure a foglie verdi, ricche di vitamina k, elemento essenziale per contrastare l’infiammazione, essa è normalmente presente nel colon, aumentando i suoi livelli si rafforza questo organo migliorando conseguentemente la sua capacità di purificare l’organismo, eliminando le tossine che producono l’infiammazione cronica.
  • gli agrumi ricchi di vitamina C, E e flavonoidi sono ideali per ridurre l’infiammazione dei tessuti. Mangiare un pompelmo al giorno riduce i livelli di proteina C-reattiva, una proteina che provoca la tanto temuta infiammazione.
  • cavoli e spinaci, mirtilli rossi e ciliegie, uva rossa, cavolfiori. In generale fa molto bene frutta e verdura di stagione, molto meglio se proveniente da agricoltura biologica.
  • importante è il tè verde, il vino rosso assunto con moderazione, le olive, l’olio d’oliva, le noci, i pistacchi i pinoli e le mandorle, ricchi di omega 3, la cannella, il cioccolato fondente e le spezie come la curcuma e lo zenzero che hanno un forte potere antiossidante e curativo.
  • Anche l’aglio è un cibo antinfiammatorio e depurativo.
  • Il latte di capra, considerato elisir di lunga vita nelle regioni caucasiche, tra le più longeve. Questo latte contiene la Turina un amminoacido dotato di proprietà antiossidanti. E’ oramai visto come un importante antinfiammatorio naturale.

Cibi sconsigliati

I cibi da evitare sono: bevande zuccherate, pane e pasta non integrale, glutine, olio di semi, snack preconfezionati, come patatine e cracker e più in generale gli alimenti industriali che sono pieni di dolcificanti artificiali, conservanti e coloranti, dessert, eccesso di alcol. Anche il latte vaccino, perché fa aumentare l’insulina ed i cibi grassi come la carne rossa il cui potere infiammatorio e strettamente legato al tipo di cotture, cottura ad alte temperature ed in particolare fritture e grigliate sono nocive. E gli insaccati ed i formaggi vaccini sono da evitare.

Alcune persone trovano giovamento dalla riduzione del consumo di vegetali appartenenti alla famiglia delle solanacea.

Più in generale è importante tenere bassa la glicemia evitando le farine raffinate, il pane bianco il riso bianco, le patate, lo zucchero, lo sciroppo di glucosio, la frutta molto zuccherina.

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